La ministra Gelmini sul Green Pass: “Possibile via italiana per incentivare vaccinazioni”. Ma i dubbi restano.
ROMA – La ministra Gelmini ha aperto ad un utilizzo diverso del Green Pass dopo quanto fatto da Macron. “Sono certo che riusciremo a trovare una vita italiana – ha detto l’esponente di Fi riportata dall’Adnkronos – nel nostro Paese abbiamo raggiunto un risultato importante: stiamo confermando 500mila vaccinazioni al giorno, anzi le abbiamo tendenzialmente superate, ma non escludiamo l’ipotesi di un uso della certificazione vaccinale più ampio per riuscire a incentivare la vaccinazione“.
“Il Governo – ha aggiunto – sta monitorando con attenzione l’aumento dei contagi. L’aspetto più importante è che non c’è un aumento delle ospedalizzazioni. E il vaccino si conferma un’arma vincente e per questo dobbiamo correre il più possibile […]“.
Salvini dice no al modello francese
Chi frena sul Green Pass sul modello francese è Matteo Salvini. “Non devi tirare fuori la siringa o fare il tampone per andarti a bere un cappuccino o mangiare una pizza – ha detto il leader della Lega riportato dall’Ansa dopo l’incontro con Draghi – se ci sono eventi affollati è giusto, ma quanto deciso dalla Francia non è un modello e il vaccino non deve essere obbligatorio“.
“Ho chiesto al premier – ha aggiunto l’ex ministro – la riapertura delle discoteche. I gestori sono pronti a ripartire da subito con il rispetto del protocolli del caso“.
Salvini sulla scuola
Diversi gli argomenti affrontati in questo vertice. Riforma della giustizia e ddl Zan al centro della discussione, ma nell’incontro si è parlato anche della scuola: “La riapertura deve essere in sicurezza per tutti, con gli insegnanti e i bambini che devono essere in classe senza preclusioni ed esclusioni“.
Un tema che è ancora al centro del confronto tra Governo e Cts. Il Comitato tecnico-scientifico potrebbe dare ulteriori indicazioni fra circa un mese in base all’andamento dell’epidemia.